“Ricordando Stefano”
Ho conosciuto Stefano quando sono entrata a far parte del Gruppo Fotografico Il Prisma e non è stata la parlantina che ha attirato la mia simpatia, perché era piuttosto avaro di parole e non amava sprecarle, bensì quel suo sorriso pacato e bonario che ti rivolgeva, abbassando leggermente la testa e guardandoti di sotto in su, quasi a nasconderlo.
Gli ho sempre dimostrato apertamente la mia ammirazione per i suoi lavori e in special modo quando vidi le sue proiezioni. Ricordo la sua contentezza, quando, spinta dalla voglia di imitarlo, cominciai a produrre i miei primi audiovisivi.
“Era da tempo che aspettavo che qualcuno imparasse… Ora così non sono più solo…” – mi disse.
Mi avevano affascinato i suoi lavori, che vedevo per la prima volta in assoluto e fu il suo esempio che mi dette la spinta a voler imparare questo modo nuovo di esporre le fotografie.
Fu con lui ed Irene, che ho scoperto la meravigliosa ultima edizione curata da Maria Lasalandra di “Magico” a San Felice sul Panaro.
Mi parlò con entusiasmo della UIF e non ci mise molto a convincermi ad iscrivermi; così cominciarono le nostre gite insieme ai Congressi Regionali e Nazionali.
Stefano mi avviava sempre alla scoperta di nuove opportunità ed iniziative che appagavano le mie curiosità e il mio desiderio di novità.
Negli ultimi quattro anni è stato Presidente del nostro Gruppo Fotografico e sono contenta che, poco prima che si ammalasse, sia stato eletto Consigliere Nazionale della Unione Italiana Fotoamatori, una carica che aveva molto desiderato ricoprire, ma che purtroppo, la malattia non gli ha permesso di godere.
La sua disponibilità, unita alla pacatezza dei modi e alla sua gentilezza, lo hanno fatto amare da tutti, sia nel lavoro che nelle attività amatoriali. Ho visto piangere i suoi colleghi ferrovieri quando gli hanno dato l’ultimo addio ed una folla di fotoamatori, appartenenti ai gruppi ed alle associazioni più disparate, hanno voluto manifestare il loro affetto ad Irene e alla famiglia al suo funerale.
La loro massiccia presenza è stata la dimostrazione di quanto egli sia stato capace di unire anziché dividere e di come lo abbiano tutti amato e apprezzato per questo.
“Sandra Ceccarelli”